Siamo nel 1915: Sylva è una diva del varietà e si esibisce in un locale molto famoso, l’Orpheum di Budapest.
Tra il suo pubblico vi sono membri dell’alta società e tutti sono affascinati dalla sua bravura e bellezza, tanto da chiamarla “La Principessa della Czarda”.
Tra questi, Edvino, principe ereditario, è veramente innamorato di lei, e contro la volontà della sua famiglia, che lo ha promesso alla Contessina Stasi, vuole sposarla.
Tra i clienti dell’Orpheum vi sono anche il Conte Bonifazio, detto Boni, amico di Edvino, e inaspettatamente questa sera anche Marizka, cugina di Edvino, inviata dall’Imperatore per riportare Edvino al castello e a i suoi doveri di principe..
E’ l’ultima sera a Budapest per Sylva che è stata scritturata da un importante teatro americano, ed Edvino, salutandola, le promette solennemente di sposarla al suo ritorno. Sylva è incredula ma felice. A nulla valgono le minacce di Marizka e e consigli di Boni: tutti brindano all’imminente matrimonio.
A distanza di poche settimane, Edvino è tornato malvolentieri alla sua vita di principe e ha conosciuto finalmente la sua promessa sposa Stasi, proprio la sera della festa per il loro fidanzamento.
Ma Sylva, informata involontariamente da Boni della festa al castello, lo costringe ad accompagnarla e a presentarsi come suo marito.
Dopo una serie di incomprensioni, equivoci e colpi di scena, l’operetta si conclude con l’immancabile lieto fine.
Note:
Anche se il titolo non è tra i più famosi del mondo dell’operetta, La Principessa della Czarda merita di essere vista per le sue musiche bellissime e travolgenti, e per i suoi numeri di danza.
Inoltre, i momenti tristi e malinconici, quelli amorosi, e altri invece allegri e spensierati, fanno che la trama scorra via velocemente e la musica la fa da padrone imprimendo nella nostra memoria alcuni brani famosi, come “Ma senza donne”, “Furbetta, divetta”, “L’ora d’amor”, “Urrà! Urrà!”.
Per info e prenotazioni: www.compagniadelbelcanto.it – Patrizia: 333/2223570